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Dr. Giulio Maria Ricciuto
Accesso e Sala di Attesa
Al Pronto Soccorso si accede entrando dal cancello principale dell’Ospedale Grassi e percorrendo l’apposita corsia segnalata dalle indicazioni. L’ingresso pedonale per gli utenti deambulanti è separato da quello per le Ambulanze (Camera Calda), utilizzabile anche per i veicoli privati che vanno spostati immediatamente dopo aver affidato il bisognoso di cure al personale del Triage, evitando di sostare nel parcheggio adiacente dedicato ai mezzi di soccorso, alle forze dell’ordine e alla sosta breve di 1h per chi si recasse a riprendere i pazienti invalidi in dimissione.
La Sala di Attesa è dotata di Punto Ristoro e monitor/televisore con programmazione a cura della Asl Roma 3 e informazione sugli accessi locali (tempi di attesa e notifica chiamata) con possibilità di verifica di visualizzazione della situazione di tutti i PS del Lazio in tempo reale. E’ opportuno mantenere una distanza minima di 1 metro tra le persone presenti, sotto la quale, per rispetto ai più fragili sempre numerosi in un PS, è opportuno indossare una mascherina FFP2.
Struttura del Pronto Soccorso
Il Servizio di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza è costituito da:
1) Zona “triage”
Formata da una zona accoglienza con due infermieri esperti, una zona per il posizionamento dei pazienti in attesa di visita medica (max 10 postazioni su poltrona e 4 barelle) e due sale visita dove il personale infermieristico specializzato e opportunamente formato, grazie all’applicazione di protocolli di Triage Modello Lazio, assegna uno dei seguenti codici ( codici pentanumerici, ancora identificati anche con colori, in via transitoria) a seconda della priorità di accesso alla visita medica riscontrata, arrivando in casi selezionati anche all’esecuzione diretta di esami ematici, Elettrocardiogramma ed Emogasanalisi:
Per molti dei pazienti in codice 4 e per tutti quelli in codice 5 un percorso alternativo è fornito dalle postazioni predisposte dalla ASL nei vari distretti (UCP-Nuclei di Cure Primarie-Ambufest) dove l’attesa è sicuramente inferiore a quella di un Pronto Soccorso a parità di competenza richiesta, il cui corretto e responsabile utilizzo da parte dei cittadini riduce il sovraffollamento del PS e soprattutto permette agli operatori del PS di dedicarsi ai casi più gravi. Nella Sala di Attesa sono esposti i contatti di tali strutture con i medici di medicina generale aderenti.
Inoltre in PS è prevista la possibilità di:
2) Sala Emergenza:
Area ad alta intensità di cura per l’assistenza iniziale e la stabilizzazione dei pazienti in codice 1 e 2, costituita da 5 postazioni monitorizzate e attrezzate per l’assistenza intensiva dei pazienti e 3 ulteriori postazioni separate dalle altre da una porta a vetro scorrevole per eventuali emergenze supplementari, infettive o per eventi maggiori; è sempre garantito l’intervento su chiamata del rianimatore, del cardiologo, del chirurgo, del pediatra e dello psichiatra. Il Neurologo è presente solo in orario diurno non festivo. In caso di necessità di consulenza di alta specializzazione (Neurochirurgia, Cardiochirurgia, Malattie Infettive, Ictus, Trauma Grave, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Toracica) è prevista la possibilità di teleconsulenza per decisione su assistenza da porre in essere ed eventuale trasferimento all’ospedale di riferimento attraverso una piattaforma regionale specifica denominata ADVICE.
3) Sala medica
Con n. 16 postazioni massime per visita dei codici 3-4-5 e sosta per osservazione e attesa ricovero pazienti stabili a rischio medio (NEWS 4-7);
4) OBI/Holding Area:
2 sale da 8 e 6 postazioni adiacenti la Sala Medica per attesa ricovero o trasferimento di pazienti stabili (NEWS < 4); la stanza da 6 posti letto può essere rapidamente convertita in caso di bisogno a sala di terapia subintensiva o intensiva;
5) Stanza di Isolamento a pressione negativa
1 postazione (2 se di stesso sesso con stessa affezione) per pazienti con malattie infettive altamente contagiose in attesa di valutazione, stabilizzazione e trasferimento;
6) Sala Visita Codici Minori
Per l’assistenza ai pazienti con problematiche minori (codici triage 4 e 5) è previsto un percorso a parte con ambulatorio dedicato e spazio di attesa post-visita annesso all’interno dell’area di PS;
7) Stanza “Codice Rosa”
Con Assistente Sociale per prima assistenza alle donne vittime di violenza e ai minori vittime di maltrattamenti;
8) Sezione di diagnostica per immagini
Dedicata al Pronto Soccorso;
9) Diverse zone di attesa
Dotate di bagni dedicati all’utenza e bagno per disabili;
10) Area di ricovero Terapia SubIntensiva/Medicina d’Urgenza
E’ prevista dalla normativa regionale la prossima attivazione di 14 letti di Medicina d’Urgenza per i ricoveri da PS di pazienti con patologie a breve durata di degenza o per la stabilizzazione e il successivo trasferimento in altro reparto dei pazienti complessi.
A breve potranno essere aperti anche n. 12 posti letto di Terapia Subintensiva, compresa una Stroke Unit per facilitare l’assistenza in Sala Emergenza del Pronto Soccorso e fornire le migliori cure ai pazienti critici, a partire da quelli con ictus, nelle migliori condizioni possibili.
I lavori di ristrutturazione per le due strutture sono in corso nell’area adiacente al PS. Il sito verrà aggiornato appena tali aree saranno attivate e funzionanti.
Equipe Dirigenti Medici dipendenti
Dr. Giulio Maria Ricciuto Direttore UOC PS e Medicina d’Urgenza
Dr. Flavio Soleo Responsabile UOS Medicina d’Urgenza
Dr.ssa Barbara Bianchi Incarico altissima professionalità dipartimentale Emergency Manager
Dr. Davide Cantarelli Incarico altissima professionalità Sovraffollamento e Maxiemergenza
Dr.ssa Manuela Catuogno Specialista Ambulatoriale Reumatologia
Dr. Marino Ceci Specializzando a tempo determinato
Dr.ssa Flavia Centrone Incarico Coordinatore OBI (Osservazione Breve Intensiva)
Dr.ssa Veronica Lepidini Specializzanda a tempo determinato
Dr. Davide Marsiliani Incarico Coordinatore Terapia Sub Intensiva
Dr.ssa Maria Concetta Papalia Incarico di base Patologie Respiratorie
Dr.ssa Giuseppina Sena Incarico Referente Violenza di genere e maltrattamento di minori
Dr. Ivan Stigliano Neoassunto
Dr.ssa Alfonsina Vespa Incarico Referente Trauma
Ai dirigenti medici facenti parte dell’equipe dei dipendenti si affiancano libero professionisti selezionati da procedure concorsuali aziendali garantendo così appropriatezza, sicurezza e tempistiche di intervento coerenti con gli standard richiesti
Accesso Prestazioni
Il Pronto Soccorso è dedicato al trattamento delle urgenze e delle emergenze sanitarie; il cittadino può accedervi direttamente o su richiesta del medico curante, con mezzi propri o attraverso il Servizio ARES 118 chiamando il Numero Unico Europeo 112.
L’infermiere triagista vigila costantemente sui pazienti presenti in sala d’attesa e nella zona del triage, modificando il codice di priorità assegnato all’accettazione in caso di variazione della sintomatologia e dei Parametri Vitali del paziente.
Hanno priorità di accesso, a parità di codice di triage, i pazienti con età estrema (meno di 6 e oltre 90 anni), le vittime di violenza (codice rosa) e i disabili: per i non collaboranti viene subito preparata una postazione riservata in Sala Emergenza.
Dopo ogni visita specialistica o indagine diagnostica eseguita fuori dall’area di PS, gli utenti devono sempre ritornare in Pronto Soccorso per la dimissione e/o le cure del caso mentre per i Fast-track tutto l’iter si risolve, salvo complicazioni, nell’ambulatorio specialistico.
All’interno dell’area di PS non è prevista di regola la presenza di familiari o accompagnatori per motivi di spazio, ricambi d’aria e pericolo di contagi vari, salvo casi di legge (titolare di benefici L.104) e casi specifici nei quali la presenza del caregiver si renda necessario anche su permesso del personale sanitario, con identificazione dell’autorizzato, e comunque mai più di un caregiver alla volta per paziente autorizzato.
Per i pazienti in età minore è obbligatoria la presenza di un familiare (preferibilmente il genitore) o di un tutore ove sia previsto. Ove il paziente sia incapace con tutore o inabilitato con amministratore di sostegno nominati, onde facilitare comunicazioni e decisioni cliniche, si prega di far pervenire al più presto copia della nomina da visionare e allegare alla cartella clinica.
Nei casi ritenuti utili sono disponibili mediatori telefonici linguistico-culturali.
Gli operatori autorizzati sono tenuti a fornire al paziente e alle persone da lui autorizzate, informazioni sulle procedure e sugli interventi proposti ritenuti opportuni, ottenendone il consenso o il dissenso.
In alcuni casi, qualora non sia possibile eseguire alcuni accertamenti diagnostici e le condizioni cliniche non richiedano osservazione continua, in particolare consulenze specialistiche in fascia oraria notturna o festiva, il cittadino viene invitato a ritornare in Pronto Soccorso (generalmente il giorno successivo) per completare gli accertamenti.
-Servizio di conservazione degli effetti personali:
il personale infermieristico, al momento dell’accoglienza in triage, informa il paziente della necessità di non tenere oggetti preziosi in Ospedale ma di consegnarli ad un fiduciario, al fine di non interferire con indagini diagnostiche e visite e per scongiurare eventuali smarrimenti.
Nell’eventualità che non vi siano fiduciari presenti o nel caso in cui il paziente non sia collaborante, viene attivato dall’operatore sanitario il Servizio di Vigilanza, che procede al ritiro dei beni, che vengono annotati in un elenco, chiusi in un plico e conservati in sede sicura; viene così rilasciato all’operatore il numero corrispondente che verrà annotato nella cartella clinica cui viene allegato anche il talloncino di ricevuta, in modo da poter essere poi rintracciato per il ritiro dello stesso da parte del paziente o dei suoi parenti aventi diritto, nelle modalità previste.
Accesso pazienti pediatrici
Il paziente in età pediatrica, dopo l’accettazione e l’attribuzione del codice triage 3-4-5 al Pronto Soccorso, viene accompagnato insieme al genitore o al delegato, nel reparto di Pediatria dove i medici della U.O.C Pediatria, nell’ambito del servizio di guardia attiva 24 ore su 24, lo prenderanno in carico attuando un servizio di Pronto Soccorso funzionale.
Il paziente pediatrico grave con codice di triage 1-2 o con patologie chirurgiche od ortopediche, invece, rimane nel PS adulti per il successivo iter diagnostico-terapeutico, che spesso si conclude con il trasferimento presso struttura pediatrica esterna.
Visite parenti e colloqui in Pronto Soccorso
L’accesso in Pronto Soccorso è regolato dalle normative in continuo aggiornamento che quindi consigliamo di consultare sempre prima di recarsi in visita al familiare.
Fanno eccezione ai vari controlli previsti, i pazienti e i loro accompagnatori di legge (genitori, tutori, amministratori di sostegno, assegnatari 104); per tutti gli altri è fatto divieto di ingresso nell’area di PS a chi non sia stato convocato dal personale medico per comunicazione di notizie rilevanti.
Dovendo garantire le prestazioni d’urgenza e le regole di distanziamento sociale, Il Pronto Soccorso non ha orari né di colloquio né di visita ai parenti.
In alcuni casi più gravi, oltre a quanto previsto per legge e previa decisione del team assistenziale medico-infermieristico, è permesso, ad un solo parente, di sostare vicino al paziente per brevi periodi durante il ricovero in Pronto Soccorso.
Si raccomanda di procurare nel più breve tempo possibile una sintesi della situazione di salute e della terapia in atto del paziente (lettera di dimissione di recenti ricoveri ,sintesi del Medico di Medicina Generale, lista dei farmaci assunti, allergie e gruppo sanguigno).
Il colloquio tra il Medico del PS e familiari/fiduciari avviene esclusivamente con la/e persona/e indicata/e dal paziente al momento dell’accettazione (triage) e, laddove sia nominato, con il tutore (paziente interdetto) o con l’amministratore di sostegno (paziente inabile) e può avvenire in qualsiasi momento e a qualsiasi ora il Medico lo ritenga necessario durante il ricovero in PS, per cui si raccomanda di tenere sempre acceso e a portata di mano il telefono di riferimento lasciato.
A tal fine dovrà essere riempito un modulo specifico al triage da parte del paziente o dell’accompagnatore qualificato a farlo, e la/e persona/e indicata/e dovra/nno fornire un recapito telefonico sempre disponibile sia di giorno che di notte.
Il paziente formalmente né interdetto né inabile, ma con evidenti problemi di incapacità anche transitoria di intendere e di volere, non può comunque essere messo sotto tutela da nessun parente o conoscente, per cui le decisioni in merito saranno prese dal medico di PS che dovrà cercare la maggior condivisione possibile con parenti e affini presenti. Qualora si verificasse un disaccordo sulle decisioni di salute con persone demandate dal paziente o con tutore o amministratore di sostegno, sarà fatta comunicazione al magistrato di turno che provvederà a dare le direttive più corrette.
Si chiarisce che nei casi gravi in cui il paziente sia incosciente o in altre condizioni gravi, le informazioni verranno comunque fornite ai parenti possibilmente di primo grado, anche se non autorizzate dal paziente stesso, a meno dell’esistenza di DAT portate in visione.
Per i pazienti minori, le comunicazioni vanno date ai genitori. Il minore ha diritto alla costante presenza di almeno un genitore in sala, con possibilità, qualora ne fosse in grado o nei casi previsti di legge, di scegliere di rimanere solo.
Sarà cura del personale Medico che il colloquio con gli accompagnatori rispetti quanto più possibile le garanzie di privacy dei pazienti.
Il colloquio avverrà preferibilmente per via telefonica con chiamata a carico del medico di PS, che lo attiverà ogni volta che varieranno il quadro clinico (peggioramento condizioni, richieste ulteriori anamnestiche necessarie) o l’aspetto organizzativo (ricovero, trasferimento, dimissione).
Non essendo in grado di ricoverare in Ospedale tutti i pazienti che lo necessitano, il PS fa ricorso, come da normativa regionale, al trasferimento presso le strutture accreditate con il Servizio Sanitario Regionale e perfettamente in grado di curare i pazienti che inviamo loro.
Il rifiuto al trasferimento, per normativa regionale, va documentato sulla cartella clinica con la firma posta sull’accettazione del maggiore rischio da parte del paziente o del suo rappresentante legale correlato alla permanenza in Pronto Soccorso rispetto al ricovero in un reparto di degenza dimostrato da tutta la letteratura internazionale e quantificabile in un significativo peggioramento della prognosi in quanto a mortalità, complicanze ed allungamento della degenza.
Sicurezza
Gli operatori sono addestrati all’utilizzo, alla gestione delle attrezzature/apparecchiature presenti e ne garantiscono la sicurezza. Gli operatori vengono aggiornati periodicamente su questa tematica.
Informazioni
È sempre meglio avere con sé la tessera TEAM, per facilitare gli operatori nella trascrizione dei dati anagrafici onde evitare eventuali errori.
Per i cittadini stranieri non iscritti al S.S.N. che accedono al Pronto Soccorso, secondo quanto previsto dalla normativa, viene rilasciato presso l’Ufficio Stranieri situato nella Direzione Amministrativa, il tesserino S.T.P. (Straniero Temporaneamente Presente per i cittadini extra comunitari) o E.N.I. (Europeo Non Iscritto per i cittadini comunitari) valido per 6 mesi su tutto il territorio nazionale.
In caso di accesso al Pronto Soccorso per infortunio sul lavoro
la certificazione per il datore di lavoro, in caso di infortunio, viene consegnata al paziente all’atto della dimissione; è prevista unicamente per l’infortunio sul lavoro (INAIL) e vale come primo certificato; non si effettuano continuazioni o chiusure di infortunio in quanto di competenza del Medico di Medicina Generale o dello stesso INAIL. Si raccomanda di fornire le corrette indicazioni sia anagrafiche che delle circostanze dell’infortunio, nonché sull’esatta denominazione del datore di lavoro e di verificare la correttezza subito perché la certificazione non è più correggibile una volta rilasciata. È in corso adeguamento tecnologico per prossima centralizzazione di invio dei certificati direttamente dall’Ospedale.
La cartella di Pronto Soccorso
al momento della dimissione viene consegnata al paziente copia della Cartella Clinica di Pronto Soccorso. Si consiglia di visionare attentamente i dati in essa contenuti onde identificare eventuali errori immediatamente per una tempestiva segnalazione.
Da Maggio 2024 è partita la chiusura della cartella clinica con firma digitale ed invio diretto su Fascicolo Sanitario Elettronico del paziente consultabile quindi anche in formato digitale sulla casella personale dei siti IO e Salute Lazio.
Qualora il paziente voglia richiedere altra copia o vi sia bisogno di rettifiche di anagrafe o di lato di lesione, può rivolgersi all’Ufficio Cartelle Cliniche, scrivendo a archiviogbgrassi@aslroma3.it
In caso di ticket dovuto per patologie minori con codice di uscita N (non urgente), il rilascio della cartella clinica completa è subordinato al pagamento del ticket come da modulo rilasciato dal medico di PS, che fornirà quindi al paziente il solo verbale di PS. La richiesta di cartella completa dovrà essere fatta all’Ufficio Cartelle Cliniche di cui sopra, unendovi la copia della ricevuta di pagamento del ticket che può essere eseguito presso gli sportelli del CUP e/o altre forme previste dall’amministrazione.
Vigilanza e Polizia
E’ garantito un servizio di Vigilanza h24 con posto di polizia anch’esso h24 in seguito all’accordo tra Regione e Questura di Roma per rendere i Pronto Soccorso più sicuri per pazienti e operatori.
autostrada Roma-Fiumicino; via del Mare; via Cristoforo Colombo
bus 05 e 015 (direzione Mar Rosso; bus 014 e 064 (direzione p.zza Antifone) dalla stazione Lido Centro
Roma-Lido fermata Stella Polare
Il parcheggio dell’Ospedale è riservato ai dipendenti ed alle persone con disabilità muniti di contrassegno. In prossimità dell’Ospedale è presente un parcheggio gratuito (piazza G. Bottero)
Tutti i giorni compresi i festivi 24 ore su 24