U.O.S.D. Neonatologia

Responsabile

Dr.ssa Maria Letizia Fiorenza

La Missione della UOSD di Neonatologia, intesa come ragion d’essere e come valori cui si ispira, è:

  • Continuare a mantenere la capacità di attenzione nel “Percorso Parto” elevando ulteriormente la qualità dell’Assistenza Medico-Infermieristica, sia per quanto riguarda il Neonato Fisiologico che Patologico;
  • Offrire all’Utenza assistenza e cure specializzate al momento del Parto e durante la Degenza in Rooming-in, al Nido e Patologia Neonatale, garantendo l’attuazione dei programmi di Screening e di Prevenzione prima e dopo la dimissione;
  • Dedicare particolare attenzione alle Tematiche di “UMANIZZAZIONE” volte a favorire la varie fasi della relazione tra il Neonato Fisiologico e Patologico e la sua Famiglia, con particolare riguardo alla Promozione dell’Allattamento al Seno;
  • Promuovere l’integrazione con le Strutture Territoriali, in particolare il Pediatra di Famiglia, per offrire servizi specialistici integrati in un sistema a rete che permetta la presa in carico globale del Neonato;

 

Obiettivi dell’UOSD

  • La cura del neonato, mettendo in atto tutte le misure organizzative, strutturali e culturali atte a favorire il suo benessere.
  • La protezione, la promozione ed il sostegno dell’allattamento materno per tutti i neonati sulla base dei principi sostenuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’UNICEF declinati nei 10 passi della Baby Friendly Hospital Initiative:
  1. Definire una politica aziendale e dei protocolli scritti per l’allattamento al seno e farli conoscere a tutto il personale sanitario.
  2. Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questi protocolli.
  3. Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell’allattamento al seno.
  4. Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario.
  5. Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati.
  6. Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica.
  7. Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme ventiquattr’ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale.
  8. Incoraggiare l’allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento.
  9. Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell’allattamento.
  10. Promuovere la collaborazione tra gli operatori della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale.
  • Cura del “Neonato Late Preterm” con attenzione alla gestione degli aspetti comportamentali e relazionali del soggetto prematuro; assistenza personalizzata e modulata in base alla valutazione comportamentale di ogni singolo neonato ed interventi individualizzati.
  • Programma di “Follow up” rivolta al neonato con patologia o a rischio dimesso dalla UOSD
  • Valutazione del grado di soddisfazione dell’utenza al fine di migliorare il servizio offerto, per quanto riguarda l’assistenza ai neonati degenti ed alla loro famiglia.

 

Kangaroo Mother Care (KMC) o Metodo Marsupio

Il metodo “marsupio” è per il neonato la prima esperienza “in braccio” al genitore, si ristabilisce così il legame mamma-bambino che spesso è stato interrotto bruscamente e precocemente. Il metodo marsupio consiste nel tenere il proprio bambino nudo a contatto “pelle a pelle”, si offre così al piccolo calore, affetto, stabilità e conforto, lui sentirà vicino il suo genitore e comincerà a conoscerlo e a riconoscerlo, dall’altra parte il genitore (mamma o papà) inizierà a prendere confidenza col proprio bambino, imparerà a coccolarlo e a relazionare con lui. 

Il Dolore

La UOSD ottempera all’articolo 38/10 per un Ospedale senza dolore.

 

Il Latte Materno

Il latte materno è indiscutibilmente l’alimento migliore per il neonato ed è quindi opportuno favorirne l’assunzione sia con l’allattamento al seno per tutti i neonati.

 Durante il ricovero è molto importante la collaborazione tra i genitori e il personale medico-infermieristico; ciò renderà più semplice l’acquisizione delle norme di assistenza che daranno maggiore sicurezza ai genitori al momento della dimissione.

 

 

Alla Nascita-“Bonding”

Nel nostro punto nascita si attua il “Bonding”.

Il “Bonding”.è un termine inglese che significa “legame”. Kennel e Klaus, i primi a studiare il processo di attaccamento proprio degli esseri umani, lo definiscono come la relazione unica tra due individui, specifica e perseverante nel tempo.

Il bonding che avviene mentre il bambino si trova nel pancione viene definito prenatale: è noto ormai da diversi anni che la conoscenza madre-figlio avviene fin dalle prime settimane di gravidanza, ed è doveroso sottolineare che si tratta di una comunicazione reciproca, perciò mentre la madre scopre il bambino, questo scopre sua madre e il mondo.

Esiste anche un secondo tipo di bonding, quello postnatale, cioè la continuazione di quello prenatale al momento della nascita e durante tutto il primo anno di vita del bambino. Subito dopo il parto è importante che madre e figlio stiano sempre insieme almeno per le prime due ore di vita del neonato, questo perchè i due devono riuscire a creare un nuovo equilibrio dopo il distacco fisico del parto. E’ durante questo periodo che il neonato si attacca al seno e comincia ad alimentarsi.

Il bonding pone le basi per la relazione genitori-figlio e per tutte le future relazioni sociali e affettive: si può definirlo come un processo fisico, emozionale, ormonale e spirituale. Ovviamente il miglior metodo per rafforzare l’attaccamento è dato dalla pratica del rooming in: separare il neonato dalla madre al momento delle nascita, e soprattutto precludergli il contatto materno durante le sue prime ore di vita, impedisce la continuazione del bonding da prenatale a postnatale e rende l’accudimento futuro del bambino più difficile e faticoso.

 

AL NIDO/ROOMING-IN

Dopo il “Bonding,” in sala parto ed il bagnetto il neonato fisiologico viene accompagnato  in camera con la madre dove rimane sino alla dimissione.

Ciò favorisce il contatto madre-bambino sia fisico, favorendo l’allattamento al seno e la montata lattea, che relazionale: acquisizione da parte della madre (ma anche  del padre) di maggiore autonomia e fiducia in se stessa, riduzione degli episodi di pianto neln eonato.

Il neonatologo è  disponibile 24 ore su 24 per qualsiasi richiesta.

La dimissione normalmente  avviene dopo 48 ore dalla nascita sia nel nato da parto spontaneo  sia nel nato da cesareo. Per alcuni neonati (pretermine, piccoli per l’età gestazionale o con piccoli problemi clinico/anamnestici) si potranno seguire indicazioni diverse e la dimissione avverrà quando il neonatologo lo ritiene opportuno per la sicurezza del neonato.


A tutti i nati viene eseguito prelievo di sangue cordonale per la determinazione del gruppo sanguigno e della compatibilità tra sangue materno e fetale.
Nei piccoli con ittero (Colorazione gialla della cute), è possibile eseguire (prelevando una goccia di sangue dal tallone) la determinazione della bilirubina totale .

A 48 ore di vita viene eseguito lo screening metabolico neonatale.
Secondo quanto previsto dai LEA ogni neonato eseguirà lo screening uditivo, il riflesso rosso e lo screening per le Cardiopatie Congenite.
Alla dimissione  il piccolo viene inviato ad un controllo, entro il 7° giorno dalla dimissione,  presso l’ambulatorio di “ Controllo Neonatale” sito nei locali antistanti la UOC Pediatria.